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Il braccialetto del Capitano Brown

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Il 1° marzo sulle colline di Giovi a Salerno i volontari di Salerno 1943, Pierpaolo Irpino, Vincenzo Pellegrino e Matteo Pierro, rinvennero dei resti umani appartenenti presumibilmente a due soldati britannici così come è stato possibile appurare dall’equipaggiamento metallico ancora presente nei pressi delle povere ossa.
Dopo aver avvisato le autorità di Polizia e il MOD Casualty Centre, l’ufficio del Ministero della Difesa inglese con il quale Salerno 1943 collabora, i ricercatori hanno concentrato la loro attenzione sui rapporti ufficiali e sui diari dei soldati inglesi impegnati nella battaglia di Giovi. Da essi è emerso che sulle colline salernitane combatterono truppe dei reggimenti Hampshire, Leicestershire e dei Royal Marine Commandos. Di conseguenza i resti dovrebbero appartenere a dispersi dei suddetti reparti.

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I bunker di Salerno

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Mussolini fece entrare l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale credendo che il conflitto si sarebbe concluso nel giro di poche settimane viste le esaltanti vittorie conseguite dalla Germania di Hitler. Quando la vittoria non arrivò ma gli Alleati cominciarono a prendere l’iniziativa, lo Stato Maggiore Italiano si rese conto della notevole mancanza di apprestamenti difensivi per impedire lo sbarco dei nemici sulle coste italiane.

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Salerno 1943

Lo scopo di questo sito è quello di presentare le attività dell'Associazione Salerno 1943, un gruppo di volontari noti anche come Salerno Air Finders. L'Associazione si occupa di preservare la memoria degli aviatori che durante gli anni della seconda guerra mondiale precipitarono con i loro aerei in Campania e nelle regioni limitrofe rintracciando, identificando e ricostruendo la storia dei loro abbattimenti.

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    Associazione culturale Salernitana

    Salerno Air Finders