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UN MINUSCOLO ACCENDINO CON UNA LUNGA STORIA

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Nel corso degli anni i volontari dell’associazione Salerno 1943 hanno ricostruito le storie di decine di uomini coinvolti nella seconda guerra mondiale. Spesso, informi frammenti d’aereo, piastrini d’identificazione o altri oggetti personali hanno permesso di far conoscere le vicende di soldati italiani, tedeschi, inglesi, americani e sudafricani che combatterono in Campania o nelle regioni limitrofe.

Questa volta lo spunto per la ricerca storica è arrivato dal rinvenimento di un oggetto di uso comune, un vecchio accendino a benzina. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di Volturara Irpina grazie alla preziosa guida di Giovanni Stoppiello, appassionato di storia locale e profondo conoscitore delle vicende del suo territorio.

Il ritrovamento è avvenuto nei pressi del comune irpino dove nel 1936 si svolsero le manovre del Regio Esercito Italiano, esercitazioni che videro la presenza del Re e di Benito Mussolini oltre a numerose delegazioni straniere con i loro addetti militari. In seguito, nel 1943, nella stessa zona, transitarono le truppe alleate che stavano risalendo la penisola combattendo le truppe di Hitler.

Quel che rimane dell’accendino si presenta come un profilato metallico alto 4 cm, largo 3 e dallo spessore di 1,5 cm. Sono ancora visibili alcune iscrizioni incise da entrambi i lati. Da una parte si legge: “Presented to ‘Deak’ Welch by the Football Team of 1927 Conference Champions”. Dall’altro lato vi è una tabella con i seguenti dati: “1923 H10 R0, 1924 H42 R17, 1925 H19 R6, 1926 H13 R6, 1927 H33 R7”.
Il nome di una persona e l’indicazione di una squadra di football americano hanno molto facilitato la ricerca. Abbiamo quindi scoperto che Vincent Silvester Welch, Deak per gli amici, fu un valente giocatore di football nella squadra dell’Università di Pennsylvania. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio oltreoceano. Nel 1922 sposò Norine Helen Manley dalla quale ebbe 3 figli, Mary Jane, Norine Helen e Vincent Jr. nel 1930. Dal 1916 al 1927 fu direttore di atletica all’Hobart College di Geneva nello stato di New York. I suoi successi come coach delle squadre di basket e di football lo resero uno dei migliori allenatori delle squadre dilettanti degli Stati Uniti d’America.

Proprio a motivo dell’eccellente lavoro svolto quando egli rassegnò le dimissioni i suoi ragazzi gli donarono l’accendino ritrovato a Volturara. Su tale evento ha fatto luce un articolo del Geneva Daily Times del 6 dicembre 1927. Il redattore scrisse che la sua squadra aveva offerto in dono a Vincent un accendino sul quale aveva riportato i risultati delle gare disputate nei passati 5 campionati con la storica rivale, l’università di Rochester. Ecco cosa significavano le “H” e le “R” riportate nella tabella! Secondo l’estensore dell’articolo, Deak fu molto toccato dall’inatteso dono.

In seguito Vincent entrò nel campo delle assicurazioni e divenne vicepresidente della Equitable Life Insurance Society. Il 30 novembre 1942 sua figlia Norine Helen perse la vita insieme ad altre 476 persone nel mostruoso rogo del Coconut Grove a Boston. Vincent morì il 3 agosto del 1951 a Port Washington, NY. In suo onore venne intitolato un trofeo di football disputato dal 1960 al 1994.

Fin qui quello che è stato possibile conoscere sulla vita di Vincent S. Welch. Ma com’è stato possibile che il suo accendino sia arrivato nella piana di Volturara Irpina? Al momento non è dato saperlo. Possiamo solo fare delle ipotesi. Una potrebbe essere che Deak fosse stato presente a Volturara nel corso delle grandi manovre che il Regio Esercito tenne in Irpinia nel 1936. Durante la parata organizzata a conclusione delle esercitazioni furono presenti nella piana di Volturara, oltre alle più alte cariche dello Stato sabaudo, numerose delegazioni straniere e giornalisti di varie nazioni. Che Vincent sia stato in Irpinia in tale occasione? Un’altra ipotesi potrebbe essere che l’accendino sia stato smarrito da uno dei tanti soldati americani che nell’autunno del 1943 transitarono nella piana del Dragone all’inseguimento delle truppe tedesche in ritirata. Fra di loro c’era un familiare di Welch al quale egli aveva donato il suo accendino? Speriamo che ulteriori ricerche ci permettano di far luce su quest’ultima parte della vicenda.

 

 

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Quel che rimane dell’accendino



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Vincent S. Welch negli anni ‘20

 

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L’Hobart College negli anni ‘30

 

 

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Articolo di giornale con il risultato della sfida del 1924 fra Hobart College e Rochester University

 

 

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Articolo del Geneva Daily Mail sulle dimissioni di Deak

 

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Articolo del Geneva Daily Mail con la notizia del dono dell’accendino

 

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Dettaglio dell’articolo relativo al regalo fatto dalla squadra

 

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Il rogo del Coconut Grove

 

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La notizia della morte della figlia di Welch

 

 

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Foto relative alle grandi manovre in Irpinia tratte da Il Mattino Illustrato del 1936.


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